Dal 27 al 30 marzo 2025, Terni ospiterà la settima edizione del FEGE – Festival dell’Editoria e del Giornalismo Emergente, un evento che cresce e si rinnova grazie alla collaborazione tra Piero Muscari e Sauro Pellerucci, imprenditore umanista e Founder di Pagine Sì! S.p.A. – Human Digital Company. Tra i momenti più attesi del festival, spicca la consegna del Premio Oliviero Beha, un riconoscimento dedicato alla memoria del celebre giornalista e scrittore, riservato a chi porta avanti con coraggio e determinazione un’informazione libera, critica e autentica.
Quest’anno, il Premio Oliviero Beha verrà assegnato a due firme di spicco del panorama giornalistico italiano: Massimo Giletti e Aldo Cazzullo. Entrambi hanno contribuito in maniera significativa al mondo dell’informazione, con stili e approcci diversi, ma con un comune denominatore: la ricerca della verità e il racconto dell’Italia nelle sue sfaccettature più profonde.
Massimo Giletti: il giornalismo d’inchiesta che non si arrende
Massimo Giletti è uno dei volti più noti del giornalismo televisivo italiano, con una carriera costruita sulla tenacia e sulla volontà di portare alla luce storie spesso scomode. Dagli esordi in Rai fino alla conduzione di programmi di grande impatto come “L’Arena” e “Non è l’Arena”, Giletti ha sempre affrontato temi delicati con un taglio investigativo e diretto, dando voce a chi spesso non ha spazio nei media tradizionali.
📢 Cosa lo distingue?
✅ Un giornalismo d’inchiesta senza filtri, capace di sfidare poteri forti e raccontare verità spesso taciute.
✅ Un approccio televisivo coinvolgente e accessibile, che rende ogni dibattito un’opportunità per informare e sensibilizzare il pubblico.
✅ Il coraggio di esporsi, anche in situazioni difficili, portando avanti inchieste che hanno spesso scatenato polemiche e reazioni forti.
Con il Premio Oliviero Beha, il FEGE 2025 vuole riconoscere a Giletti il merito di aver mantenuto un giornalismo indipendente e coraggioso, capace di smuovere le coscienze e alimentare il dibattito pubblico su temi di grande rilevanza sociale.
Aldo Cazzullo: la narrazione dell’Italia tra storia, cultura e attualità
Aldo Cazzullo è una delle firme più autorevoli del giornalismo italiano. Editorialista e inviato speciale per il Corriere della Sera, ha raccontato l’Italia attraverso articoli, saggi e libri che esplorano la nostra identità nazionale, il legame con la storia e le sfide del presente.
📢 Cosa lo distingue?
✅ Un’abilità narrativa unica, capace di intrecciare il giornalismo con la divulgazione culturale.
✅ Un’attenzione costante ai grandi temi della società e della politica, raccontando l’Italia con uno sguardo critico ma costruttivo.
✅ Autore di bestseller, come “Mussolini il capobanda” e “Il posto degli uomini”, che hanno contribuito a far riflettere il pubblico sul passato e sul futuro del nostro Paese.
Attraverso il Premio Oliviero Beha, il FEGE 2025 celebra il contributo di Cazzullo nel riscoprire e raccontare l’identità italiana, con un giornalismo che non si limita all’attualità, ma che sa creare connessioni tra il passato e il presente per comprendere meglio il futuro.
Due visioni complementari, un unico obiettivo: raccontare la verità
Massimo Giletti e Aldo Cazzullo rappresentano due anime del giornalismo contemporaneo. Il primo con un approccio d’inchiesta, volto a portare alla luce le contraddizioni e le ombre della società, il secondo con una narrazione più riflessiva e storica, capace di dare profondità al dibattito pubblico.
Entrambi, però, condividono un elemento essenziale: la ricerca della verità e la volontà di raccontare l’Italia senza filtri o compromessi.
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